sabato 25 ottobre 2014

Carota, uovo o caffè?

Una ragazza andò dalla madre per lamentarsi di come la vita fosse così dura per lei. Non sapeva più come cavarsela e aveva tanta voglia di piantare tutto, era stanca di combattere con le vicissitudini quotidiane.
Sembrava che, appena un problema era risolto, un altro ne sorgesse a complicare le cose.

La madre la portò in cucina.
Riempì tre tegamini di acqua e li depose sul gas a fuoco alto. Presto l'acqua cominciò a bollire.
Nel primo mise una carota, nel secondo un uovo, e nel terzo una manciata di caffè macinato.
Li lasciò bollire per un certo tempo senza dire niente.

Dopo circa venti minuti spense il fuoco.
Tirò fuori la carota e la depose su un piattino , così fece anche con l'uovo, e versò il caffè, filtrandolo, in una tazza.
La madre le disse di avvicinarsi e di toccare la carota: lo fece e notò che era soffice.
Poi la madre le disse di prendere in mano l'uovo e di romperlo: dopo averne tolto il guscio, notò l'uovo indurito dalla bollitura.
Poi la madre disse alla figlia di sorseggiare il caffè.La ragazza cominciò a sorridere al contatto con il ricco aroma del liquido che beveva.

Poi, chiese alla madre: «Che cosa significa tutto questo?»,

La madre le spiegò che ognuna delle tre cose aveva dovuto far fronte alla stessa avversità: l'acqua bollente.E ognuna di esse aveva reagito in modo diverso.

La carota era entrata nell'acqua forte e dura, ma dopo aver lottato con l'acqua bollente, si era rammollita e indebolita.
 L'uovo era entrato fragile nell'acqua. Il guscio sottile proteggeva il suo interno liquido, ma dopo aver lottato con l'acqua bollente si era indurito.
Il caffè macinato, invece, si era comportato in modo del tutto unico. Dopo essere stato gettato nell'acqua bollente, aveva agito sull'acqua e l'aveva trasformata!


"Con quale di questi tre ti identifichi?», chiese la madre alla figlia. «Quando l'avversità bussa alla tua porta, come rispondi?
Come la carota che molla tutto?
Come l'uovo che indurisce e inaridisce il cuore?
O sei come il caffè che cambia l'acqua con le qualità migliori che si porta dentro?»


E tu cosa sei? Carota,uovo o caffè?

lunedì 23 settembre 2013

L'asino nel pozzo

Un giorno l'asino di un contadino cadde in un pozzo.
Non si era fatto male, ma non poteva più uscirne.
L'asino continuò a ragliare sonoramente per ore, mentre il
proprietario pensava al da farsi.
Finalmente il contadino prese una decisione crudele: concluse che l'asino era ormai molto vecchio e che non serviva più a nulla, che il pozzo era ormai secco e che in qualche modo bisognava chiuderlo.
Non valeva pertanto la pena di sforzarsi per tirare fuori l'animale dal pozzo.
Al contrario chiamò i suoi vicini perché lo aiutassero a
seppellire vivo l'asino.
Ognuno di loro prese un badile e cominciò a buttare palate di terra dentro al pozzo. L'asino non tardò a rendersi conto di quello che stavano facendo con lui e pianse disperatamente.
Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l'asino rimase quieto. Il contadino alla fine guardò verso il fondo del pozzo e rimase sorpreso da quello che vide.
Ad ogni palata di terra che gli cadeva addosso, l'asino se ne
liberava, scrollandosela dalla groppa, facendola cadere e salendoci sopra. In questo modo, in poco tempo, tutti videro come l'asino riuscì ad arrivare fino all'imboccatura del pozzo, oltrepassare il bordo e uscirne trottando.
La vita andrà a buttarti addosso molta terra, ogni tipo di terra.
Principalmente se sarai dentro un pozzo.
Il segreto per uscire dal pozzo consiste semplicemente nello
scuotersi di dosso la terra che si riceve e nel salirci sopra.

Ricorda le cinque regole per essere felice:

1- Libera il tuo cuore dall'odio.
2- Libera la tua mente dalle preoccupazioni.
3- Semplifica la tua vita.
4- Da' di più e aspettati meno.
5- Ama di più e... accetta la terra che ti tirano addosso, poiché essa può costituire la soluzione e non il problema.

martedì 17 settembre 2013

Il valore della persona

Un professore mostra un biglietto da 20 € e chiede ai suoi studenti: "Chi vuole questo biglietto? " 
Tutte le mani si alzano.
Allora comincia a sgualcire il biglietto e poi chiede di nuovo: 
"Lo volete ancora?" Le mani si alzano di nuovo.
Getta per terra il biglietto sgualcito, lo pesta con i piedi e chiede: "Lo volete sempre?" 
Tutte le mani si rialzano.
Quindi dice: "Avete appena avuto una dimostrazione pratica! Importa poco ciò che faccio con questo biglietto, lo volete sempre, perché il suo valore non è cambiato. 
Vale sempre 20 €”.

Molte volte nella vostra vita, sarete sgualciti, rigettati dalle persone e dagli avvenimenti. Avrete l'impressione di non valere più niente, ma il vostro valore non sarà cambiato agli occhi delle persone che vi amano davvero. Anche nei giorni in cui sentiamo di valere meno di un centesimo il nostro vero valore è rimasto lo stesso.

martedì 20 agosto 2013

SETTE TECNICHE PER MIGLIORARE LE RELAZIONI

Le sei parole più importanti 
"Riconosco di aver commesso un errore". 

Le cinque parole più importanti:
"Hai fatto un buon lavoro". 

Le quattro parole più importanti:
"Che cosa ne pensi?". 

Le tre parole più importanti:
"Se tu potessi". 

Le due parole più importanti:
"Grazie tante". 

La parola più importante:
"Noi". 

La parola meno importante:
"Io".

LA VERA RICCHEZZA...


Un giorno un padre di famiglia benestante portò suo figlio in viaggio
con il fermo proposito di mostrargli quante persone vivessero in modo differente da loro.
Passarono un giorno e una notte in una umile casa
di una famiglia molto povera.
Quando tornarono da questa esperienza, il padre chiese al figlio: